L'abbronzatura fake è tornata di moda: istruzioni per l'uso

2022-07-23 02:00:28 By : Mr. XIANBO ZHANG

Il ritorno dell'estetica Y2K impone l'utilizzo di lampade abbronzanti, mousse e spray, ma solo con la giusta attenzione

Gli Anni ’00 sono tornati, è ufficiale. La vita bassa, le mollettine per capelli, il rossetto marrone e…l’abbronzatura fake. E, no, ovviamente non stiamo parlando dell’effetto leggero dei migliori autoabbronzanti per viso e corpo. Nel 2000, infatti, farsi la lampada era un vero must. Purtroppo, però, l’effetto più comune era ritrovarsi con un colorito arancione. D’altra parte, quella per l’abbronzatura è un’ossessione da sempre, sin dal 1971 quando fece la sua comparsa Barbie Malibu, con tintarella perfetta e occhiali da sole. In realtà, però, con il passare del tempo, l’amore per l’abbronzatura è finito per sfuggirci di mano, producendo effetti estetici davvero discutibili (si legga alla voce Paris Hilton e Nicole Richie in The Simple Life). Ora che il ritorno degli Anni ’00 è inarrestabile, è bene conoscere non solo le migliori mousse abbronzanti, ma anche come fare affinché la tintarella non risulti arancione. Certo, sarebbe in perfetto stile Y2K, ma - ammettiamolo - l’effetto Ooompa Loompa non piace a nessuno. Senza considerare un aspetto fondamentale: lampade e autoabbronzanti non vi aiuteranno sotto il sole e non renderanno l'abbronzatura più intensa. O la pelle, in qualche modo, più preparata.

In principio furono gli spray abbronzanti professionali. Chiunque abbia visto una serie tv americana conosce perfettamente la procedura: davanti a un telo bianco, braccia e gambe aperte e con piccolissimi occhialini come protezione, si veniva letteralmente spruzzati con il colore. Una soluzione standard, che rendeva impossibile personalizzare il colore e armonizzarlo al tono della pelle. Il risultato erano abbronzature uniformi e identiche, tanto per chi era dotato di un fototipo 1 quanto per le carnagioni più scure. La maggior parte delle soluzioni abbronzanti, infatti, contiene un ingrediente chiamato dihydroxyacetone (DHA) per scurire o alterare il colore della pelle. Naturalmente, oggi la tecnologia è molto più precisa e permette di personalizzare il colore dello spray.

Oltre all’abilità dell’operatore, è importante essere completamente sinceri - anche con sé stessi - riguardo al proprio tipo di pelle. Non solo in termini di colore e sottotono, ma anche per quanto riguarda secchezza od oleosità, che possono dare all’abbronzatura fake effetti molto diversi. Allo stesso modo, per ottenere il miglior risultato possibile è importante preparare la pelle. Per ottenere una bella abbronzatura fake non è possibile affidarsi sono al salone: a casa, infatti, è importante creare una vera e propria base per il colorito. Come? Esfoliando la pelle almeno 4 ore prima del vostro appuntamento, avendo cura, magari, di fare una doccia e depilarvi, evitando, però, di applicare crema idratante o qualsiasi altro prodotto. Consigli validi anche per il post abbronzatura: ricordate, infatti, che non si tratta di una tintarella vera e che, banalmente, sfregando molto l’asciugamano o facendo uno scrub potrebbe svanire.

Per quanto l'effetto di una lampada ben fatta possa far apparire la pelle effettivamente come baciata dal sole, è importante ricorda che la melanina non viene attivata in alcun modo. Questo significa, perciò, che anche se la pelle apparirà più scura, i meccanismi di protezione innescati dalla pelle per difendersi dal sole non sono ancora attivi e, dunque, dovrete proteggervi esattamente come se foste ancora drasticamente pallidi. Tradotto: protezione solare con SPF tra 30 e 50, da applicare su ogni centimetro di pelle e rimettere con attenzione e pazienza ogni 2 ore e dopo ogni bagno.