Una notte magica per Stephen Curry che, a casa sua, il Chase Center, raggiunge le 3000 triple in carriera. Una notte strana, una di quelle che non si dimenticano nella vita ma che lasciano tanto amaro in bocca. La sconfitta contro i Denver Nuggets di Nikola Jokic arriva dopo tre vittorie e rischia di rovinare la serata da record del beniamino di casa.
Il verdetto della serata è 89-86 per gli ospiti, in una gara quasi completamente dominata dai Nuggets ma portata in parità, 84 a 84, da una schiacciata di Payton a 1 minuto dalla fine. Ci pensa poi Jokic a stoppare il giovane Kuminga a 3 secondi dalla sirena e Iguodala a sbagliare la tripla del sorpasso nell’ultima azione.
Una partita giocata male dai Golden State, dominata da Jokic in formato MVP da 22 punti e 18 rimbalzi, conditi con 5 assist. Primi due quarti assolutamente insufficienti per la squadra di Kerr, ci ha pensato poi Curry nel 4 quarto ha segnare 15 dei suoi 23 punti.
“Non abbiamo giocato bene nel primo tempo, le spaziature erano errate”, ha detto coach Steve Kerr, sotto 60-36 all’intervallo. “Le palle perse (17 a fine partita) sono state un vero problema. Con la loro aggressività ci hanno bloccato fin dall’inizio.”
Si tratta solo della settima sconfitta in una stagione quasi perfetta per gli Warriors che reggono al primo posto della conference nonostante l’assenza di Draymond Green, Poole, Wiseman e il continuo rinvio del ritorno di Klay Thompson. Ritrovato invece Andrew Wiggins, nella notte secondo marcatore degli Warriors con 21 punti e 8 rimbalzi.
No. 3,000 ✅ 157-straight games with a triple ✅ Steph's historic season rolls on. #PhantomCam pic.twitter.com/vvWPDtxz4d
Alla fine del terzo quarto, Curry si è seduto in panchina con un asciugamano sulla testa mentre il Chase Center affollato applaudiva il suo ultimo traguardo.
È successo di tutto, ma una cosa rimane uguale, Stephen Curry continua a mettere record su record appena poche settimane dalla tripla numero 2974 per superare Ray Allen e prendersi di diritto il primo posto.
Congratulations to Stephen Curry (@StephenCurry30) of the @warriors for becoming the first player in NBA history to reach 3,000 career 3-pointers! pic.twitter.com/xl0xprt8U2
A natale non era riuscito a farsi questo regalo nonostante la vittoria contro i Suns, ci ha pensato stanotte davanti ai suoi tifosi a San Francisco.
Curry ha riconosciuto dopo la sconfitta che era ben consapevole che il suo primo canestro da tre della partita sarebbe stato significativo.
“Lo sapevo”, ha detto Curry in risposta a una domanda di Kerith Burke di NBC Sports Bay Area. “Non stavo cercando di pensarci. È stato bello raggiungere questo traguardo. È un risultato davvero fantastico visto che non era mai stato fatto in NBA.”
Curry ha impiegato 794 partite per raggiungere 3000 triple in carriera e se tutto va per il verso giusto riusciremo a guardarlo giocare per ancora parecchie stagioni, le 4000 triple non sono un’utopia per il più grande tiratore per tutti tempi.
“È un po’ strano pensare che per il resto della mia carriera, per la maggior parte sono abbastanza sicuro, ogni 3 punti che realizzerò sarà un nuovo record. Me lo godrò. Dovrò iniziare a pormi nuovi obbiettivi, qualcosa come 3.333? Devo iniziare a inventare qualcosa. Ci vediamo l’anno prossimo per quello, probabilmente.”
The greatest 3-point shooter of all time. The first to ever make 3,000 treys. Salute, @StephenCurry30 ☔ pic.twitter.com/wNoTUbBo1e
Gabriele Bozzetti, 22 anni di Milano. Redattore NBA Passion, appassionato di NBA e tifoso Warriors, amante della buona musica, soprattutto la telecronaca di Tranquillo e Buffa e amante dell’arte come “La Gioconda” di Lebron James...
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