Tessuto spugna: tutto sulla tendenza terrycloth del 2022

2022-08-13 16:49:53 By : Mr. Andy K

La storia del terrycloth, il più morbido e comodo dei tessuti che è tornato per divertirci tutta l’estate.

Chi avrebbe mai detto che la spugna, un elemento essenziale per la biancheria da casa, sarebbe diventata una delle protagoniste della nuova moda estiva? Eppure, ciò che molti non sanno è che questo morbido tessuto domestico ha bazzicato nel guardaroba quotidiano sin dagli inizi del Novecento, fino a conquistarsi, negli Anni Trenta, il primato tra i tessuti per il bagno. Prima di allora il classico asciugamano, nato nelle sale termali di Bursa in Turchia, era un semplice telo in lino o in cotone, spesso realizzato con una trama a nido d’ape. Ma con l’introduzione del tessuto di spugna, gli stilisti hanno cominciato a maturare l’idea che un materiale così morbido e confortevole non potesse certo rimanere confinato alla creazione di asciugamani e tappetini da toilette. Ed è così che, circa sessant’anni fa, il celebre terry cloth ha conquistato definitivamente anche il mondo della moda.

Due orditi - “fondo” e “riccio” - che si intrecciano in un’unica trama e vengono lavorati a tensioni differenti e accoppiati al cotone, per un risultato finale super assorbente: a partire dagli Anni Sessanta la moda ha cominciato a sbizzarrirsi con la spugna, creando un nuovo soffice universo di costumi da bagno, vestaglie, pantaloni e cappellini che ammorbidivano la texture delle proposte estive, dalle più classiche a quelle più innovative. Tra decorazioni giocose, rifiniture, dettagli o total look, la versatilità del terry cloth ha guadagnato un posto d’onore all’interno dell’abbigliamento per la bella stagione, introducendo un fresco concetto di lusso, che per la prima volta ha abbracciato anche il crescente desiderio di relax e comodità.

Da complemento per la sala da bagno a sovrano della moda di metà secolo, il tessuto di spugna ha consacrato la sua prima apparizione sui grandi schermi con “Agente 007 - Missione Goldfinger”, il film del 1965 in cui Sean Connery ha sfoggiato un’iconica quanto inaspettata tutina da mare azzurra, arricchita con cintura, taschino e zip centrale. Da quel momento in poi, il terry cloth - da non confondere con il terry francese, tipicamente utilizzato per gli indumenti da palestra - è diventato sinonimo di “vita a bordo piscina” per tutti gli Anni Settanta e Ottanta, sperimentando poi con silhouette e tagli più irriverenti nelle collezioni degli Anni Novanta. Fra tutte, spicca la Primavera Estate 1996 di Chanel, una collezione prêt-à-porter che, tra tailleur in denim e lunghi abiti da sera in shantung, ha visto protagonisti anche i costumi da bagno e i mini dress, rigorosamente in spugna color pastello, con l’emblematico logo impresso nel tessuto. Sui fisici statuari di Claudia Schiffer e Cindy Crawford, il terry cloth è riuscito ad insinuarsi anche nei meandri più sexy della moda, fino a quando perfino Paris Hilton e Kim Kardashian non hanno più potuto farne a meno.

Juicy Couture, brand amato dalle celebrità intorno ai primi Anni Duemila, ha proposto uno dei revival più emblematici del tessuto di spugna, realizzando le sue celebri tracksuit con un mix morbidissimo di velluto, cashmere e terry cloth. Ma se le proposte del marchio di Los Angeles sono sempre rimaste all’interno di un ambito glamour e tipicamente urbano, oggi anche l’alta moda ha deciso di adottare questa soffice stoffa per rivestire abiti, accessori, scarpe e perfino accessori per borracce. Da Bottega Veneta, con le morbidissime ciabatte e i borsellini in signature green, ai cerchietti e i cappelli da pescatore firmati Prada, passando per le polo di Jacquemus e i pantaloncini di Etro: le mille declinazioni del terry cloth arricchiscono l’uniforme estiva con un twist sbarazzino e vagamente rétro, che per la prima volta mira oltre l’abbigliamento balneare.

La spugna non è certo l’ultima scoperta del mondo della moda, ma la sua raffinatezza e semplicità oggi la rendono uno dei tessuti essenziali per l’Estate 2022, nel nome di un lusso più confortevole - e divertente - che mai.