NBA, Embiid torna in campo e i Sixers vincono gara 3 contro Miami

2022-05-21 20:03:56 By : Ms. Phoebe Pang

Sono bastate delle percentuali migliori, e soprattutto il rientro di Joel Embiid in gara 3 per riaprire la serie tra Miami Heat e Philadelphia 76ers, ora sul 2-1 per la squadra allenata da coach Erik Spoelstra dopo la vittoria di Phila al Wells Fargo Center per 99-79.

Embiid aveva superato nella giornata di venerdì il protocollo sanitario NBA per la gestione dei traumi cranici, eredità del gomito appuntito di Pascal Siakam, ed era tornato disponibile per gara 3. Come da programma, Joel è sceso in campo con una vistosa maschera protettiva e in 36 minuti, seppur lontano dal 100% anche in termini di condizione dopo una settimana di stop forzato, ha segnato 18 punti con 11 rimbalzi e soprattutto cambiato la partita, e forse anche la serie, con la sua sola presenza.

Miami ha segnato la miseria di 34 punti nel primo tempo, il ritorno concomitante di Kyle Lowry non ha aiutato – tutt’altro – l’attacco degli Heat che al di là dei 33 punti di Jimmy Butler non ha prodotto nulla. 7 su 30 da tre punti, 35% al tiro, poca attività a rimbalzo con un Bam Adebayo con le “mani piene” contro Embiid e con problemi di falli, e una panchina improduttiva a parte alcuni guizzi di Tyler Herro nel secondo quarto.

Dopo le secche del primo tempo, Miami in verità si accende nel terzo quarto dove segna 31 punti (31-27) con la carica di Jimmy Butler. Gli Heat impattano anche sul 57 pari a 3′ dalla sirena del terzo periodo ma a rimettere avanti i Sixers ci pensano i canestri di Tyrese Maxey.

“Embiid? Ha avuto il grande impatto che ci aspettavamo“, così coach Spoelstra dopo gara 3 “E’ un giocatore da MVP e di solito corre anche per il premio di miglior difensore dell’anno. La serie non sarà facile e lo abbiamo sempre saputo, loro sono una buona squadra. Ora che è tornato, dobbiamo reagire anche a questo“.

James Harden non ha giocato una gran partita dal punto di vista dei numeri: 17 punti, 8 rimbalzi, 6 assist e 7 palle perse con 4 su 11 al tiro, ma ha chiuso con un +27 di plus\minus e generato, assieme a Embiid, tanti buoni tiri per Danny Green (7 su 9 da tre) e Tyrese Maxey (5 su 6). Philadelphia ha segnato 16 delle 33 triple tentate, usato la transizione grazie ai tanti errori al tiro di Miami e sfruttando la difesa di un Matisse Thybulle finalmente parte attiva della serie, dopo due partite da ectoplasma in Florida.

💯% worth the watch. pic.twitter.com/g2E5b4K4r8

“Non ho mai pensato che non sarei rientrato a serie in corso” dice Joel Embiid “Ci siamo assicurati subito di fare tutto quello che servisse per ritornare in tempo per la serie, per gara 3 o gara 4. Ho fatto davvero il possibile. Oggi non ho avuto così tanta energia, ci ho provato, diciamo che la mia presenza è stata per lo più un’esca“.

E che esca. Se in attacco Embiid – costantemente raddoppiato e pressato dalla difesa Heat – ha tentato soli 12 tiri, in difesa ha spesso reso difficile se non impossibile alle guardie di Miami (Herro, Butler, Lowry e Oladipo) circumnavigare l’area dei tre secondi e creare scarichi per dei buoni tiri. “La mia presenza si è sentita soprattutto in difesa, ho giocato nonostante tutto soprattutto per questo aspetto, dove avrei potuto avere grande impatto“.

“Ha dimostrato perché è l’MVP” dice James Harden di Embiid “E noi tutti ci nutriamo della sua presenza. Oggi c’era solo da giocare e da vincere, Joel sapeva quanto avessimo bisogno di lui e lui c’è stato. Ha dominato in attacco e in difesa. Posso capire quanto sia stato difficile per lui, anche io in passato ho sofferto per dei traumi cranici e so cosa si passa“.

Joel Embiid ha sopportato la maschera e il fastidio, asciugandosi spesso il volto con un asciugamano e sfilandosela appena possibile, a ogni pausa. Nel 2018, quando il centro dei Sixers subì un infortunio analogo, la maschera durò solo poche partite.

Capo Redattore per NBAPassion.com, tifa per il bel giuoco

Salva il mio nome e la mia mail nel browser per il prossimo commento.

@2021 - All Right Reserved. Designed by Marco Tarantino