Profilassi in manicomio ad Alessandria per un caso di scabbia

2021-12-07 05:14:11 By : Ms. Anne Lu

ALESSANDRIA - Nei giorni scorsi ad Alessandria a un bambino è stata diagnosticata la scabbia. Come accade in questi casi, la diagnosi è stata comunicata alla Sisp della Asl, la struttura che si occupa della profilassi delle malattie infettive, che ha poi attivato il protocollo previsto per risalire ai contatti del bambino.

La comunicazione dell'ASL con tutte le delucidazioni sulla malattia e le indicazioni su come procedere è stata inviata anche al gestore del baby parking "I Pinguini" frequentato dal bambino, e poi inoltrata agli insegnanti e alle famiglie degli altri studenti che ha subito iniziato la profilassi a scopo precauzionale.

Il caso della scabbia ha messo in apprensione alcuni genitori ma si tratta di una malattia della pelle “banale” dovuta ad un acaro che si manifesta con prurito e comparsa di lesioni graffianti e che “si cura con un unguento”, ha spiegato a RadioGold la dott.ssa Stefania Marchianò, referente della Sisp.

La profilassi prevede anche l'utilizzo della stessa pomata al 5% a base di permetrina, che in questo caso va applicata su tutto il corpo due volte, a distanza di una settimana.

La profilassi, o terapia se hanno già manifestato i sintomi, in caso di scabbia è prevista per i parenti della persona a cui è stata diagnosticata la malattia perché sono quelli che hanno i contatti più stretti.

Nelle scuole, invece, è indicato “solo a fini prevalentemente precauzionali” per le fasce di età al di sotto dei 5 anni.

L'acaro della scabbia, infatti, vive sulla pelle e non può sopravvivere nell'ambiente per più di 2 o 3 giorni. La malattia, ha aggiunto il dottor Marchianò, può quindi essere contratta "se c'è un contatto pelle a pelle forte e prolungato".

In un asilo nido o in un asilo nido, i contatti sono "generalmente più stretti". I bambini vengono presi, magari cambiati, e tendono ad essere più vicini tra loro rispetto agli studenti delle elementari, delle medie o delle superiori.

Per questo motivo nelle scuole frequentate da bambini è consigliato il trattamento profilattico, ed è indicata l'accurata pulizia dei giocattoli e il lavaggio in lavatrice con acqua calda almeno a 60 gradi di asciugamani, lenzuola, coperte e peluche presenti nelle strutture .

Le buone regole di pulizia e ordine vanno sempre seguite ma la comparsa della scabbia "non ha nulla a che vedere con le condizioni di igiene personale", ha aggiunto il medico dell'Asl. Inoltre, la malattia non distingue età, sesso, paese di origine o stato socioeconomico.

“Tuttavia, non c'è motivo di allarmarsi. È una malattia che, per quanto ci riguarda, non provoca nessun tipo di clamore. Dal giorno della denuncia del caso abbiamo aperto il periodo di sorveglianza sanitaria nella scuola frequentata dal bambino che durerà 8 settimane, che è il periodo di incubazione della malattia. I genitori dovrebbero verificare eventuali sintomi e, se necessario, consultare un dermatologo”.

Nei giorni scorsi alcuni genitori hanno già contattato l'Asl per avere informazioni e i medici della Sisp restano a completa disposizione delle famiglie per ogni chiarimento. L'Azienda sanitaria è inoltre a disposizione per fornire gratuitamente ai bambini l'unguento per la profilassi, in caso di difficoltà familiari. "Vorrei precisare, però, che chi si definisce "contatto" non ha la malattia e se ha ragione la profilassi non la avrà".

(in copertina foto d'archivio tratta da Unsplash)

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