’Travolti’ dal Marche Pride Al corteo quasi 3mila persone - Cronaca - ilrestodelcarlino.it

2022-06-25 02:16:06 By : Ms. Emily Yang

"Grazie per aver colorato Pesaro, grazie per averci scelto nelle Marche". Il sindaco Matteo Ricci è salito sul carro arcobaleno del Marche Pride, approdato da piazzale della Liberta a Campo di Marte in Baia Flaminia, tirando le somme di una giornata fuori dall’ordinario. "Mi dicono che siamo arrivati a 5.000 persone" ha detto il sindaco, stimando per eccesso il dato della Questura orientato “sopra le 2000, sotto le 3000 persone“. "Insomma siamo migliaia – ha sintetizzato in modo pratico e sorridente l’assessore di Fano, Sara Cucchiarini – E’ stato un grande successo".

Bandiere, striscioni, musica, creste variopinte, ali iridate, corpi muscolosi ricoperti di brillantini, tacchi a spillo indossati da disinvolte e mirabolanti donne col pomo d’adamo, hanno attraversato la zona mare destando curiosità, qualche sorrisetto ironico, molta disponibilità sia tra gli spettatori in ciabatte e asciugamano di viale Trieste quanto dai ciclisti del ponte sul Foglia, ritrovatisi al passaggio del Marche Pride, la prima edizione nella storia della città. Nessuna traccia dei contestatori del Movimento nazionale. L’unico “estraneo“ è stato un predicatore della chiesa evangelista che cogliendo al volo la possibilità di un pubblico mai avuto in vita sua, in attesa che il corteo partisse, ha preso il microfono per ricordare il ritorno di Gesù e di farsi trovare pronti. Una volta allontanato ha continuato a fare proselitismo al semaforo di via della Vittoria ed è finita lì. Alle 17,30 in punto, a passo lentissimo, il corteo s’è mosso lasciandosi alle spalle ogni polemica. "Il presidente Francesco Acquaroli non ha colto il nostro invito a partecipare? Ce ne faremo una... regione", è stato il solo slogan dal retrogusto amaro. "Un corteo gioioso e pieno di vita che si batte per la libertà di essere se stessi e di vivere l’amore alla luce del sole – ha detto Ricci a nome degli altri amministratori presenti con la fascia tricolore e delle associazioni impegnate a difendere i diritti umani –. Senza nascondersi, sentirsi giudicati, denigrati. Dobbiamo fare ancora molti passi avanti contro i pregiudizi che vivono nella società, ma questa giornata ha dimostrato le nuove generazioni sono più avanti del resto della società e di un pezzo importante della politica". Vero: il corteo era popolato di adolescenti. "Spero che i diffidenti prendano maggiore coraggio – ha detto Ricci – nel difendere le proposte di legge (ddl Zan, ndr) che vogliono solo contrastare l’odio e i pregiudizi. Pesaro vuole essere avanguardia dei diritti civili della regione, continuate a sceglierci e noi vi ospiteremo sempre a braccia aperte". Nelle canzoni la storia di un movimento manifestatosi nel 1969 a New York con la parata del Pride (marcia dell’orgoglio omosessuale) e che ha lottato e lotta per l’emancipazione, contro ogni discriminazione: "Don’t dream it, be it" cantava Tim Curry in "The Rocky horror picture show" nel 1975; Born this way di Lady Gaga ha cantato (meravigliosamente) Fede Bull a fine corteo in Baia. "Da aprile ad oggi – ha detto Giulio, sul palco del Marche Pride, accanto a Giacomo Galeotti e Matteo Marchegiani, referenti Arcigay Pesaro e Comunitas Ancona – il Marche Pride ha organizzato oltre 30 eventi tra presentazioni, spettacoli e incontri pubblici per sensibilizzare contro la discriminazione".

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